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Gianni Ruscio pubblica con "Hai bussato?" un canzoniere di abbandono. Come dire, un approfondimento della solitudine e della propria contemporaneità. Eravamo assenti? Questo si domanda Ruscio, in una città come Roma, dove il non-esserci e il pieno paradosso della contemporaneità sono all'ordine del giorno. Molto bello, insostituibile, questo registro dell'interrogazione (hai bussato? come mai?), il registro opportuno per un abbandono.